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L'AI e l'anno che verrà


11Gennaio2024. Recentemente, un caro amico mi ha chiesto di riflettere sulle sue previsioni su AI per il 2024, presentandole in un bellissimo intervento su Milano Finanza/CNBC (https://video.milanofinanza.it/video/che-anno-sara-per-l-intelligenza-artificiale-tre-previsioni-per-il-2024-tDI6sQDYlqLs) ed ecco il mio personale punto di vista su cosa ci aspetta.


Il 2024 sarà l’anno in cui la AI andrà oltre il testo per abbracciare nuovi formati. Recentemente, ho visto un post con una serie di volti inventati dall’intelligenza artificiale cosi ben fatti da non essere distinguibili rispetto ad una persona veramente esistente. Le implicazioni sono molte, ma mi limito a dirne una particolarmente centrale per il mondo fintech: il riconoscimento di una persona (il KYC o Know Your Customer) è uno dei processi principali e centrali dell’onboarding di un nuovo cliente propedeutico

all’erogazione di un servizio finanziario. Il 2024 sarà un anno di grandi sfide per tutti i player finanziari che devono effettuare KYC e che faranno crescente fatica a capire se il cliente di cui hanno raccolto un record digitale sia vero oppure un deep fake. Prevedo che la soluzione strutturale possa venire o dalla tecnologia stessa – AI che smaschera i deep fake di AI in una lotta che sembrerà quella di poliziotti contro furfanti che vediamo sul mondo frodi – o dalla blockchain.



La seconda previsione di Fabio riguarda la nascita di AI companions che ci conoscono molto bene e che diventano la “nostra personale AI”. Su questo punto credo che sia troppo presto perché una transizione verso un compagno personalizzato dovrebbe essere spinta dai fornitori di servizi come Google, Amazon, Meta. Tuttavia, sono anche coloro che cannibalizzeranno il loro business di pubblicità online: ad esempio, mi aspetto da un compagno personale una precisa raccomandazione di acquisto, non una selezione di

possibili soluzioni con quelli che hanno pagato di più come primi della lista. Credo che i fornitori di servizi ritarderanno questo momento il più possibile prima di piegarsi a una nuova normalità.


Credo potrebbe esserci un ulteriore trend importante per il 2024: il 2023 è stato l'anno dell'uso da parte dei consumatori dell'AI (100 milioni di utenti in appena 2 mesi - un nuovo record); il 2024 sarà l'anno delle imprese. Nel 2023, molte aziende hanno testato le acque per le applicazioni di intelligenza artificiale. Tuttavia, in oltre il 99% dei casi, le aziende hanno optato per implementazioni assistite (output dell'AI supervisionato da esseri umani) poiché aumentare la produttività è positivo, ma rischiare clienti, profitti o

reputazione per un'allucinazione del modello è un gioco diverso e ci vorrà del tempo prima di raggiungere il livello di fiducia necessario per fidarsi completamente degli output non supervisionati dell'AI.





Finora, l'adozione dell'AI nel contesto aziendale è stata rallentata dalle preoccupazioni legate all'anonimizzazione dei dati e alla gestione interna dei dati. In altre parole, come posso essere sicuro che la mia conoscenza interna non diventi parte di un ampio set di dati (anonimizzato? disguised?) da cui tutti, compresi i miei concorrenti, potrebbero trarre beneficio? Potremmo secondo me tornare alle installazioni on premise per i LLM ad uso aziendale. Esistono infatti numerose evidenze di casi d'uso aziendali in cui il costo di un'informazione "leaked" potrebbe essere superiore al miglioramento della produttività: indicizzazione della conoscenza interna, trascrizioni e riassunti di chiamate, verbali del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, le soluzioni cloud ed i loro potenti meccanismi di lock-in stanno diventando sempre più "costosi" e, nell’odierno scenario di crescita esplosiva dell’AI, le scelte odierne diventano rigidità importanti per il futuro. Infine, la tecnologia di produzione dei server è anche migliorata notevolmente negli ultimi anni a vantaggio di tutti (non solo dei giganti del cloud).


In sintesi, il 2024 sarà l'anno in cui l'AI andrà oltre il testo e sarà adottata da parte delle imprese, ancora supervisionata dalle persone. Potremmo assistere ad un ritorno alle installazioni on premise rispetto al cloud in tutti i casi in cui la segretezza dei dati e la perdita di know-how interno siano gli ostacoli principali all'adozione. Staremo a vedere! Buon 2024!




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