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Cara Apple, questa è l' Europa


28 Febbraio 2024. Adoro vedere come Apple si muove sui diversi mercati che copre. La capacità di creare fonti di unfair advantage è uno degli ingredienti del successo dell’azienda più capitalizzata al mondo (pardon, la seconda dopo il sorpasso di Microsoft a inizio anno), grazie solo alla sua capacità di creare prodotti cool e per i quali i fedelissimi clienti pagherebbero più o meno qualsiasi cifra.


Uno di questi meccanismi prevede che solo Apple possa avere accesso al chip NFC dell’Iphone. Solo Apple, quindi, può creare e commercializzare servizi che richiedano l’uso del lettore chip NFC, uno su tutti Apple Pay e Apple Wallet. Finora, il razionale spiegato al mercato è stato che questa impostazione garantisce una migliore sicurezza (come se gli altri metodi di pagamento non lo fossero…) ma anche una mossa incredibilmente lucrativa: ricordiamo che Apple Pay dal suo lancio nel 2014 in USA ha guadagnato il 53,8% di users per i pagamenti di prossimità mobile in un mercato da oltre di 300 milioni di utenti *.


Recentemente, Apple ha proposto di permettere ad altri fornitori di wallet e pagamenti mobile di poter accedere al chip NFC degli iPhone nell'Unione Europea. La concessione mira a rispondere all'indagine antitrust della Commissione Europea contro Apple, dove la Commissione ha accusato Apple di limitare illegalmente la concorrenza nel mercato dei pagamenti mobili. Apple potrebbe essere multata fino al 10% del suo fatturato annuale mondiale se non dovesse rispettare l'impegno.


La notizia mi ha portato a tre tipi di considerazioni.


1)      Apple si è dovuta piegare alle richieste dell’UE e non lo ha fatto volentieri. Il ruolo che Apple si era ritagliata nella catena dei pagamenti le forniva uno stream costante di revenues con pochi (pochissimi?) costi associati. Apple prende una commissione di processing aggiuntiva rispetto a quelle tradizionali dei circuiti di carte, abbastanza corposa rispetto agli economics di una transazione con carta di pagamento. Se aprire l’accesso al chip NFC fosse stata una scelta con razionali di business (ossia se ci fossero altri ricavi in sostituzione e superiori a quelli che potenzialmente possono perdere), Apple non avrebbe limitato la concessione con precisione chirurgica ed esclusivamente all’Europa.

 

2)      L'UE comincia ad avere il proprio peso, anche con le big tech. Vedo questa negoziazione come una grossa vittoria dell’UE. In passato, è stato spesso difficile trovare un punto comune tra i diversi stati europei e molte big tech ne hanno approfittato per godere di un “level playing field” decidendo al contempo di stabilire la propria sede nei Paesi che fornivano una tassazione più vantaggiosa. Ora si sta entrando in una nuova fase, dove l’Europa è unita nel modo in cui l’Europa riesce ad esserlo: con la regolamentazione e le autorità di controllo.

 

3)      Si potrebbe aprire una nuova era di competizione tra wallet. Potrebbe cambiare la dinamica dell’intera industria, soprattutto lato acceptance (cioè i sistemi di pagamento accettati al POS). Google Pay – attualmente secondo in classifica con il 32,5% degli users dei pagamenti di prossimità mobile negli USA * – potrebbe beneficiarne. Uso il condizionale perché gli utenti Apple sono molti fedeli al brand e portarli ad utilizzare un wallet o sistema di pagamento diverso richiede una forte motivazione al cambiamento delle abitudini.  Apple ha una base estremamente fedele di clienti, specialmente tra le generazioni più giovani. Apple è l'app di pagamento preferita dai teenager e, secondo un sondaggio di Piper Sandler di Marzo 2023, il 42% dei teenager negli Stati Uniti aveva utilizzato il wallet nell'ultimo mese. Utilizzare Apple Pay è diventato un'abitudine radicata per molti utenti, e convincere i consumatori a cambiare richiede incentivi adeguati. Ma i ricavi per transazione sono comunque molto bassi e qualsiasi piano di incentivazione risulta arduo da strutturare.

 

Aggiungo un punto ulteriore. I pagamenti NFC sono cresciuti oltre il 40% dalla pandemia in poi. Oggi il 47% del transato dei pagamenti digitali avviene con NFC e l'89% del transato mobile payment in prossimità avviene su tecnologia NFC **. Un po’ di competizione fa bene ai mercati in forte crescita, stimola nuovi modelli e casi d’uso e tende ad abbassare i prezzi nella fase più pendente della curva di adoption, quando si comincia a scalare sul mass market. Mi auguro di vedere tutto questo nel prossimo futuro e intanto… Benvenuta in Europa cara Apple!


*Fonte Insider Intelligence, 2024

** Fonte Osservatorio Digital Payments Politecnico di Milano

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