L’anticipazione online delle fatture delle PMI. Il caso di Credimi
14 Marzo 2017. In ambito peer to peer lending applicato alle aziende, Credimi è una realtà di assoluto interesse nel panorama italiano, che ha sviluppato un prodotto per anticipare online le fatture delle PMI che vendono beni e servizi ad altre aziende.
La start up e’ ancora in fase pilota ed ha apportato recentemente delle modifiche al prodotto. Recentemente, e’ stata autorizzata da Banca d’Italia come intermediario finanziario per l’attivita’ di concessione di finanziamenti al pubblico, sulla base delle disposizioni contenute nel nuovo art. 106 del Testo Unico Bancario, che richiede meccanismi di controllo e di governo estremamente rigorosi.
La soluzione di Credimi e’ un canale aggiuntivo di accesso al credito per le societa’, particolarmente piccole e medie imprese. Infatti, permette alle aziende di cedere il credito delle fatture non ancora pagate e di incassarlo in 48 ore andando ad ottimizzare il working capital.
Il tutto avviene tramite il “credito di filiera” che lega gruppi di partner industriali e relativi fornitori. I partner industriali sono aziende italiane con fatturato minimo di 100 milioni di Eur all’anno, che solitamente pagano i propri fornitori a 60 giorni e devono avere l’ultimo bilancio in attivo. I fornitori – tipicamente piccole e medie aziende – possono richiedere un factoring delle fatture che hanno nei confronti dei primi e visionare immediatamente le condizioni di anticipo.
Operativamente parlando, per i fornitori e’ sufficiente caricare le proprie fatture in formato digitale sulla piattaforma, ricevere una stima dei costi e una quotazione finale. Non servono garanzie e non vengono aggiunti ulteriori costi. Viene solo trattenuta una percentuale sull’anticipo della fattura.
E chi finanzia il portafoglio di crediti commerciali? Principalmente societa’ di gestione del risparmio. Per loro questa e’ un’asset class nuova che unisce spread a 500 punti base, una durata inferiore ai sei mesi e prevede il pagamento di una cedola trimestrale. Insomma, un rendimento atteso simile a quello dei bond di paesi emergenti ma con un rischio creditizio molto più basso. I primi quattro ad aver siglato l’accordo sono stati: Anima Sgr, Anthilia Capital Partners Sgr, BG Fund Management Luxembourg S.A. e Tikehau Capital.
Insomma, ci sono tutti i presupposti per creare un’azienda di successo!